Roberta Marì
Lo studio di Weinstein sul cybersex
Un interessante studio condotto da Weinstein e collaboratori e pubblicato su Frontiers in Psychiatry ha indagato la relazione tra uso di pornografia, sesso virtuale e relazioni intime, ipotizzando che l'uso massiccio di pornografia e sesso virtuale possa in una certa misura sfavorire la creazione ed il mantenimento di relazioni intime positive e, viceversa, che le difficoltà nelle relazioni intime possano predire un maggior ricorso all'uso di materiale pornografico e un maggior coinvolgimento in attività di sesso virtuale. Con sesso virtuale (o cybersex) si intende un insieme di attività quali visitare siti di vendita di oggetti sessuali, partecipare e interagire in comunità virtuali di sesso online, visionare o scaricare immagini o video pornografici (quest’ultima attività è comunemente definita pornografia). Da precisare è il fatto che, naturalmente, non tutti coloro che fanno uso di cybersex o di materiale pornografico sono da ritenersi in sé clinicamente dipendenti da attività sessuali (sex addiction)...